LE ORIGINI : muffin o moofin ?
Iniziamo subito con una provocazione storica che ci farà entrare subito in una diatriba sull’origine etimologico del nome. Al giorno d’oggi tutti conosciamo come “muffin” questo dolce di forma pressoché rotonda che ben si adatta a essere preso in mano e di essere addentato scatenando un mix di sapori e sensazioni tanto decise quanto delicate.
In realtà il primo nome dei muffin fu probabilmente “moofin” come appare in alcune scritture del ‘700 in Inghilterra anche se la pronuncia si avvicina moltissimo sia al tedesco “muffen” che al francese “moufflet” che peraltro rappresentano tipologie culinarie che molto si avvicinano ai muffin e che potrebbero essere caratteristiche descrittive molto attinenti ovvero una piccola torta soffice.
PROVENIENZA DEI MUFFIN
Gli ottimi rapporti commerciali della Gran Bretagna con i vicini paesi europei (fra tutti Francia e Germania) e delle numerose colonie ed ex colonie (fra cui gli Stati Uniti d’America) ha fatto si che il “muffin” sia stato esportato e molte nazioni lo hanno fatto proprio personalizzandolo con caratteristiche diverse. Nello stereotipo moderno quindi, il muffin è stato importato dagli USA e dall’Inghilterra. In realtà in alcune sue varianti, consumiamo anche le versioni sviluppate in Germania e Francia.
TIPI DI MUFFIN : quasi per tutti i gusti
I muffin si possono preparare in tanti modi e gusti dando libero sfogo alla fantasia. Troviamo quelli più comuni come quelli “plain”, quelli più comuni al cioccolato, allo yogurt e alle carote passando poi a quelli che richiedono una maggiore attenzione nella preparazione come quelli col cuore morbido o le varianti che contengono scaglie di cioccolato, cannella, limone, nutella, mais, mirtilli, fragole, mandorle, noci o frutta di stagione (arance, banane, mele, etc etc…) e chi più ne ha più ne metta. Di sicuro preparare i muffin è semplice ed è un momento di aggregazione e divertimento se si coinvolgono anche i cuochi più piccoli.
L’ALCHIMIA PER IL “MUFFIN PERFETTO”
Il segreto per preparare un muffin perfetto è “divertirsi” ad essere “piccoli chimici” perché la ricetta originale prevede di preparare 2 composti tenuti inizialmente separati in due diverse ciotole: da un lato gli ingredienti “umidi” come uova, latte, olio (o burro fuso), miele, panna mentre da un altro lato teniamo l’impasto con gli ingredienti “secchi” come zucchero, farina, lievito, bicarbonato di sodio, cioccolato e altre spezie.
INGREDIENTI
– un pizzico di sale
– zucchero 250 grammi
– farina 400 grammi
– cacao in polvere 50 grammi
– cioccolato in piccole scaglie
– burro (o olio)
– latte
– 2 uova
– un cucchiaino di bicarbonato
– bustina di lievito
– bustina di vanillina
– limone grattuggiato
PREPARAZIONE
Setacciare gli ingredienti “secchi” e mescolarli nella ciotola facendo attenzione a distribuirli uniformemente.
Riscaldare il forno a 180 °C. Fare sciogliere il burro se viene preferito all’olio. Riporre il burro sciolto in una ciotola.
Aggiungere ad uno ad uno gli ingredienti “umidi” in una ciotola separata sbattendo velocemente con la forchetta fino ad ottenere una amalgama uniforme e quasi spumosa.
Versare gradualmente e lentamente il contenuto della ciotola degli “umidi” in quella dei “secchi” servendosi di un cucchiaio di legno con la quale mescolare per circa 20 volte oppure 2 minuti assicurandosi che l’impasto non diventi troppo uniforme ma mantenga una buona porosità.
A questo punto si passa a riempire le forme della piastra antiaderente o quelle in silicone. Fare attenzione di superare di poco la metà del riempimento di tenersi almeno un paio di centimetri sotto al livello massimo e di non arrivare mai al livello massimo perché i muffin in forno lievitano.
TEMPO DI COTTURA
Il tempo di cottura è di 20-25 minuti. Controllare la cottura a vista e quando vedrete la doratura desiderata allora i muffin saranno pronti per essere sfornati. La versione inglese prevede che la calotta sia uniforme mentre la versione americana (che prevede un impasto leggermente più granuloso) ha la calotta frastagliata.
I muffin caldi sono ottimi ricoperti di cioccolato secondo i gusti ma mantengono la propria spumosa consistenza e bontà anche da freddi.
I SEGRETI DELLA NONNA
Una nonnina inglese incontrata in uno dei tanti viaggi, un sabato pomeriggio di una uggiosa giornata londinese, mi ha voluto “svelare” uno dei suoi segreti. In più di quanto descritto nella ricetta sopra, lei aggiungeva sempre dei biscotti sbriciolati in piccolissime parti e dei lamponi appena raccolti dall’albero del suo giardino lavati di fretta sotto acqua corrente. Lei mi ha detto che il segreto è “personalizzare” la ricetta del muffin. Aspettiamo di sapere le “vostre” ricette personalizzate.